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Pietro Ghizzardi

Pittore, Scultore e Scrittore

Cenni biografici

Pierino Dante Ghizzardi nacque a Viadana il 20 luglio 1906 da Antonio e Maria Flisi, contadini; fu il secondo di tre figli. Fin da piccolo la sua passione è la pittura. Comincia a disegnare i suoi primi dipinti murali nei cascinali della Bassa continuando il suo doppio lavoro di pittore e agricoltore.

Le tappe della sua carriera

Il primo riconoscimento per le sue opere Ghizzardi lo riceve solo nel 1961 alla mostra d’arte “Città di Guastalla”. Nel 1968 alla mostra nazionale dei Naifs “Città di Luzzara” riceve la medgalia d’oro del Presidente della Repubblica. La sua fama si accresce, ma lui non muterà mai né il suo carattere né il modo di atteggiarsi e di vestirsi. Nel 1969 dipinge un ciclo di affreschi nella casa Soliani – Pini (Villa Falugi), edificata nel 1749 che si trova nel centro storico di Boretto. Molte altre sono le mostre alle quali partecipa e che gli tributano grande successo e stima.

Non solo pittura

Ma il successo pieno e vero arriva nel 1977: vince il “Premio letterario Viareggio” con l’autobiografia “Mi richordo anchora”, con note di Cesare Zavattini; nel 1980 esce un suo nuovo libro “A Lilla”, ma nonostante il grande riscontro per tutti i borettesi rimane sempre Pietrone.
Nel 1983 dipinge casa Morelli a Parma, dove campeggia un’ultima cena che occupa un’intera parete. Nel 1984-85 il libro “Mi richordo anchora” viene ridotto per una rappresentazione teatrale e l’opera è messa in scena dalla compagnia del Collettivo di Parma: il debutto avviene a Teatro Due nella città ducale e lo spettacolo sarà poi replicato nei maggiori teatri italiani.

La casa – museo “al belvedere”

Il 7 dicembre 1986, all’età di 80 anni, Pietro Ghizzardi muore; nell’abitazione dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, in via de Rossi a Santa Croce di Boretto; la nipote Nives Ghizzardi ha realizzato un museo dove si possono ammirare diverse opere di questo naif padano.

Presso la biblioteca comunale sono disponibili pubblicazioni su Pietro Ghizzardi.